Gangwon 2024, un’esperienza indimenticabile per due freestyler TiSki
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Si è svolta in Corea del Sud, più precisamente a Gongwon, la quarta edizione dei Giochi olimpici giovanili invernali. La rinomata manifestazione è andata in scena dal 19 gennaio al 1° febbraio 2024: quasi 2’000 atleti presenti, per un totale di 15 discipline sportive e un’80ina di competizioni svolte.
Tra le giovani speranze rossocrociate selezionate da Swiss Olympic pure due freestyler ticinesi: il classe 2007 Joël Gianella (squadra C di Swiss-Ski) e il classe 2009 Tazio Buzzi (TiSki). La coppia rossoblù è partita per la Corea del Sud domenica 21 gennaio 2024 insieme all’allenatrice ed ex sciatrice olimpica Deborah Scanzio. Alla delegazione ticinese si è pure aggiunta l’atleta tricolore Manuela Passeretta, classe 2006, che da un anno si allena insieme alla selezione Swiss-Ski/TiSki.
Da segnalare che Buzzi è stato il selezionato più giovane di tutta la delegazione elvetica, nonché della competizione di Dual Moguls andata in scena il 27 gennaio 2024.
Ma partiamo dall’inizio di quest’avventura a cinque cerchi: dopo quasi 30 ore di viaggio, il team rossoblù è giunto al villaggio olimpico di Hight 1 ski resort nella serata di lunedì 22 gennaio. Qui si sono tenute le prove di sci alpino e di sci freestyle, specialità Moguls. L’aria che si respirava era quella dei grandi eventi internazionali, con le bandiere delle nazioni presenti che sventolavano alto e atleti e atlete da tutto il globo che condividevano lo spirito olimpico. Un’area di svago speciale offriva ai ragazzi e alle ragazze presenti l’opportunità di incontrarsi, scambiare spille, condividere le proprie esperienze sportive e di vita e partecipare alle attività organizzate dal Comitato olimpico internazionale nel cosiddetto Educational Program, finalizzato a trasmettere i valori olimpici attraverso giochi e quiz.
Martedì 23 gennaio, i due ragazzi si sono ambientati esplorando il villaggio olimpico, le piste da sci e assistendo ad una gara di sci alpino. Le temperature gelide, oltre ai -20 gradi, hanno dato loro un freddo benvenuto in Corea del Sud.
Durante le giornate di mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio, invece, si sono svolti gli allenamenti ufficiali sulla pista di gobbe che, a prima vista, sembrava piuttosto accessibile. Nonostante la modesta pendenza media di 22°, con atterraggi dei salti a 26°, e una lunghezza di circa 200 metri, la particolare configurazione delle gobbe e il ghiaccio presente tra di esse hanno messo alla prova le capacità tecniche dei nostri freestyler. Ciononostante, Joël, Tazio e Manuela hanno eseguito degli allenamenti di qualità, con gli ultimi due che son riusciti a portare a termine diverse discese top to bottom. Joël, invece, ha incontrato alcune difficoltà nella parte centrale, destreggiandosi invece molto bene nei due salti.
Venerdì 26 gennaio è andata in scena la competizione Dual Moguls Team: si è trattato della seconda edizione di questo speciale formato di gara dopo il test effettuato ai precedenti Mondiali junior a Chiesa in Valmalenco (Italia). Le condizioni di partecipazione a questo evento prevedevano che i Paesi concorrenti dovevano presentare sia un rappresentante maschile sia femminile. Malgrado il limite massimo di 20 partecipanti per genere negli eventi Moguls, con la conseguente esclusione di alcune nazioni tra cui la Svizzera, il numero di 15 squadre iscritte provenienti da 11 Paesi è più che positivo.
Va sottolineato che coloro che non erano in grado di partecipare alla gara hanno comunque avuto l’opportunità di svolgere il riscaldamento, effettuando così qualche discesa di allenamento.
Il team USA 1 si è aggiudicato la vittoria nella competizione, superando in finale la squadra di casa. Il terzo posto è invece andato ancora ad una squadra a stelle e strisce, il team USA 2, il quale si è imposto sul Giappone nella small final.
Il tanto atteso momento per la squadra rossocrociata è finalmente arrivato sabato 27 gennaio. La competizione di Dual Moguls ha presentato un formato diverso dal solito, sostituendo gli scontri diretti con un pannello round robin. Quattro gruppi composti da 5 atleti ciascuno si sono sfidati, con i vincitori di ogni girone che accedevano alle semifinali. I gruppi sono stati determinati in base ai punti FIS, con i pettorali indossati dagli atleti che rispecchiavano la loro classifica.
Al mattino, è stata la volta delle donne e Manuela Passaretta, nata e cresciuta negli Stati Uniti ma con origini italo-colombiane, ha conquistato un ottimo 4° posto. Dopo essersi imposta nel suo girone, l’italiana si è scontrata in semifinale con l’esperta americana Elizabeth Lemley, già vincitrice in Coppa del Mondo, che ha concluso quest’edizione a cinque cerchi con due ori. Nella small final per la medaglia di bronzo, Passeretta si è purtroppo dovuta arrendere con un punteggio di 16 a 19 contro un’altra freestyler americana, Abby McLarnon. Sebbene il quarto posto porti con sé un pizzico di amarezza, superata la delusione iniziale, resta una grande soddisfazione per la straordinaria prestazione di Passeretta. L’allenatrice Scanzio, che l’ha accompagnata in questa speciale avventura, si è dichiarata molto emozionata e fiera del risultato ottenuto.
Per quanto riguarda gli atleti ticinesi cresciuti nella nostra federazione, Tazio Buzzi ha terminato al 16° posto: dopo aver vinto lo scontro con l’atleta ucraino Dmytro Perets, il freestyler di Giornico ha fornito un’ottima performance fino al secondo salto con il kazako Denis Rastruba. Nonostante gli errori nelle due successive sfide contro il coreano Yoonseung Lee (vincitore della gara) e il canadese Jeremy Sauvageau, la sua giovane età e la determinazione mostrata fanno ben sperare per un futuro promettente tra le gobbe. Va anche tenuto conto che prima di approdare in Corea del Sud, gli esponenti rossocrociati non hanno avuto praticamente la possibilità di allenarsi tra le gobbe a causa dello scarso innevamento a Sud delle Alpi.
Joël Gianella, invece, ha purtroppo incontrato diverse difficoltà in gara, commettendo errori in tutte e quattro le run e terminando dunque al 20° posto. Nonostante ciò, il suo notevole talento acrobatico e la giovane esperienza in questa disciplina indicano un futuro pieno di potenzialità. Sarà fondamentale per lui concentrarsi sul perfezionamento della tecnica di sci: con più chilometri nelle gambe arriveranno sicuramente anche i risultati.
Quest’indimenticabile esperienza rimarrà per sempre nel cuore di Buzzi e Gianella, contribuendo in modo significativo alla loro crescita non solo come giovani sportivi, ma soprattutto come adolescenti. Con l’auspicio di vederli un giorno sulle piste delle Olimpiadi maggiori, TiSki ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto i nostri talentuosi atleti in questo eccezionale percorso. Il loro cammino prosegue e il ricco bagaglio di esperienze acquisite sarà la forza che li condurrà verso traguardi ancor più grandiosi.